Il corto propone la rielaborazione di un monologo di Pirandello in cui il protagonista teatrale, Enrico IV, ragiona intorno alla pazzia, uno dei tanti modi di pensare e vivere, ritenuto illogico ai più, cercando di ribaltare la prospettiva.
Il re considera le momentanee certezze dell’uomo come punti di appoggio che consentono di vivere anche se queste si riveleranno ingenue o addirittura errate.
Il dialogo silente tra le certezze e le incertezze ha come sfondo l’attuale periodo storico in cui abitudini, sentimenti, regole e sicurezze sembrano tremare e lasciare spazio a futuri e sconosciuti sviluppi.
La pazzia diventa quindi un “luogo” in cui rifugiarsi, la fuga da una realtà che può diventare insostenibile e a tratti inaccettabile, dove anche gli altri possono ricoprire, recitare appunto, un ruolo di finzione. Allora meglio continuare a credere di essere il regale protagonista di una pièce teatrale e continuare la propria parte, lasciando sullo sfondo gli avvenimenti del mondo.
Il corto in fase di realizzazione è prodotto dalla Pregiat Photo Video Produzioni di Antonio Attisani e la collaborazione dell’Associazione Culturale Pluriart